Non so perché, a me, che non mi interesso di politica, un amica mi ha scritto chiedendomi cosa pensassi del nuovo governo. Non so come ma, immediatamente mi è tornata alla mente una frase che, nel romanzo storico del “ Gattopardo “, veniva pronunciata da un nobile siciliano: “ Qualcosa doveva cambiare, perché tutto restasse come prima “. Scherzi della memoria.
La donna
(Com’era… com’e)
Poesia di Vittorio Lorenzoni
Fonte Terra Nostra Ottobre 2005
Quello che sto pe’ di nun è un processo
né tanto meno dò la croce addosso,
ma solo riccontà, si m’è permesso,
la donna come era e com’è adesso!
Erano quelli tempi de migragna,
e pe la doima nun era ‘na cuccagna,
Padre Nostro.
Non meravigliatevi se una persona come me, che ha fatto studi ad indirizzo scientifico ed ha trascorso lunghi anni in un ambiente di lavoro che si occupava di ricerca scientifica applicata, sia un convinto credente in Dio, nel totalmente Altro.
Ma la scienza mi ha insegnato che esistono elaboratissimi programmi che l’uomo non ha elaborato e ancor oggi non è riuscito a comprendere pienamente, valga per tutti la perfetta codificazione del genoma umano.
lo non so come sia nato, ma nella cellula uovo fecondata che ha dato origine alla mia esistenza c’ero già io, con tutte le mie caratteristiche esattamente codificate.
LO TONOBBELE!!
(l’automobile)
Poesia di Vittorio Lorenzoni
Articolo ripreso da Terra Nostra Aprile 2005
Che belli tempi quanno il “quattro-rote”
Sse lo potea compra solo lo pate,
invece mò, col fatto dele rate,
ce l’hanno sia lo fijo che la mate,
lo nonno, lo bisnonno e lo nepote!
L’idea de lo motore fu felice,
ce vai luntano e curri più veloce,
ma adesso ce n’e troppe e me dispiace
nun c’è tranquillità, nun c’è più pace!
Se da Majano o da la Paradisa
Vi sarete certo meravigliati che io voglia parlarvi dei miei denti: non hanno nulla di notevole e se ne parlo, malgrado un certo ritegno, è soltanto perché penso che le mie esperienze possano giovare a qualcuno.
Sin da giovanissimo mi hanno causato problemi, non so se per mia incuria, cattiva alimentazione o per loro stessa costituzione.
So soltanto che già molto giovane, avevo una bocca piena di otturazioni, che la perizia dei dentisti della mutua avevano praticato su denti dei quali, in alcuni casi, non era rimasto, che l’involucro esterno, a volte neppure integro (l’università una volta, era molto selettiva e i risultati si vedevano).
LA VERITA’ SUI RIFIUTI NUCLEARI
IERI: in questi giorni i giornali locali e non, sono pieni di grossi titoli in prima pagina per mettere in guardia i cittadini dai presunti rischi che un interramento in provincia di rifiuti a bassa e media attività costituiscono.
Io, nel Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare . CNEN, negli anni ’70, lavoravo come correttore di bozze di stampa per le pubblicazioni dell’ente e, in questo compito, lessi l’equivalente di una biblioteca specialistica sul nucleare.
VIAGGIO IN ETIOPIA
Articolo di Anita Genovese
marzo 2005
Ero molto desiderosa di visitare l’Africa e quando l’aereo ha fatto scalo ad Addis Abeba ero entusiasta.
La prima cosa che mi ha colpita è stato l’aeroporto, nuovissimo he non aveva niente di meno degli aeroporti europei.
Attraversando in taxi la città si notava un fermento di lavori ovunque: strade, piazze, ponti, palazzi, era tutto in costruzione, un ripulire ed imbellire; ma quando ci si fermava a un crocevia o ad un semaforo, anche solo per pochi attimi, il taxi veniva circondato da persone indigenti che chiedevano qualcosa.
MATINATA D’INVERNO
E’ l’alba,
a la fermata
t’aspetta l’operaio l’autobusse.
na donna incappottata
s’aggiusta intorno ar collo la scialletta,
LO VIAGRA.
Poesia di Vittorio Lorenzoni
2007
Da un po de tempo sento parlà spesso
d’un ritrovato messo in giro adesso
e pare sia davvero un gran successo
pe chi sta messo male co’ lo sesso!
Edè na pasticchetta ma, nun se sa come
è uguale a mette l’ojo lì lo lume,
ER BETTOLINO DE NA VORTA
Io me ricordo, ancora regazzetto:
Quanno che dar lavoro se tornava
la sera s’annava ar bettolino
pe scolà‘n litro e fa na chiacchierata.
De solito, la gente che ciannava,
Ereno quelli de ‘na certa età
Che doppo na giornata de fatica
ciannaveno, magari pe’ scordà.