Poesia del 1920
di Cesare Pascarella
Ecco er fatto. Lo prese drent’al letto,
Dove stava in campagna in d’un casino;
Je sigillò la bocca cór cuscino,
E j’ammollò ‘na cortellata in petto.
Poesia del 1920
di Cesare Pascarella
Ecco er fatto. Lo prese drent’al letto,
Dove stava in campagna in d’un casino;
Je sigillò la bocca cór cuscino,
E j’ammollò ‘na cortellata in petto.
Articolo del 2005
Scritto da Vittorio Lorenzoni
L’idea di arruolarmi in Marina mi venne non da un bisogno economico, né da dissapori in famiglia, né tantomeno dal miraggio di una carriera. E semmai dovessi ricercarne l’origine dovrei allora risalire ai tempi della mia prima infanzia, a quando cioè andavo via via divorando tutta la serie dei “Salgari” e dei Verne”, ai quali debbo pertanto attribuire gran parte del merito o della colpa della mia determinazione.
Come ognun sa il primo giorno d’aprile è d’uso tare delle burle al prossimo: lo scherzo, spesso. consiste nel mandare una persona a cercare in un certo luogo una cosa che non troverà.
ll nome si spiegherebbe con un’antica usanza fiorentina di mandare i beffati a comprare del pesce in una piazza dove il pesce era solo effigiato in un bassorilievo.