L’intervista che non c’è
Articolo del 2005
Ho letto, con dolore, che è stato commesso qualche atto di sciocca ostilità contro un locale di culto, la piccola “moschea” mussulmana di Civita Castellana ed ho subito sentito il desiderio di incontrare la piccola, pacifica comunità islamica locale.
Nel mio piccolo, volevo manifestar loro il mio rincrescimento e, come italiano, scusarmi per la barbarie e l’ignoranza di alcuni nostri connazionali.
Nella piccola moschea sono stato accolto come un fratello: Salam Aleicum! ( non so se ho trascritto bene ma è l’equivalente dell’ ebraico Shalom! o del nostro Pace e Bene! ) il saluto intercorso con subitaneo affetto tra di noi.